Ricorrendo l’85°anniversario dell’inizio del ministero di Parroco di Don Alessandro Curci, apriamo le pagine della storia della nostra Confraternita e pubblichiamo il racconto di quella giornata reso nel verbale del 2 Febbraio 1939.
VERBALE N°8 DEL 2 FEBBRAIO 1939
Nel giorno Santissimo della Candelora, addì 2 Febbraio dell’anno 1939, sotto un cielo terso di purissimo azzurro e sotto un sole splendente di anticipata primavera; il popolo di Mottola vede sorgere finalmente nella Chiesa del Purgatorio sotto il glorioso nome e gli auspici divini della Vergine Santissima del Carmine, la nuova Parrocchia da tanto tempo auspicata e vivamente desiderata da questa Confraternita del Carmine.
Alle ore 10, come già summenzionato, Sua Ecc. Rev.ma Mons. Francesco Potenza, nostro direttissimo e amatissimo Vescovo, accompagnato dai vari Canonici e sacerdoti della Collegiata di Castellaneta e dal Cerimoniere Can. Prof. Don Tommaso Martinelli, ricevuto sulla soglia da tutto il Clero di Mottola e da una immensa folla di popolo festante, al suono armonioso di tutte le campane, fa il suo trionfale ingresso nella nostra Cappella, onde procedere alla celebrazione di un nuovo rito, ad una nuova (?), che dovranno segnare l’origine ed il principio di una nuova era per la Chiesa ed il popolo di Mottola.
Il Tempio preparato a festa dalla Confraternita del Carmine, ed inverosimilmente gremito di fedeli, accoglie degnamente il suo eletto Pastore, che subito procede agli atti solenni della proclamazione della nuova Parrocchia ed all’investitura canonica del nuovo e primo Parroco presso questa Chiesa del Carmine, nella persona di don Alessandro Curci; il fortunato sacerdote, che pure essendo molto giovine, è stato scelto fra gli altri per le sue doti di spiccata pietà.
Dopo una serie di preghiere e di canti liturgici, il Prof. Martinelli legge al Pubblico l’editto vescovile col quale si istituisce la nuova Parrocchia e si nomina il primo Parroco; e subito dopo il designato Don Alessandro Curci legge stando in ginocchio alla presenza del Vescovo l’atto di sottomissione, e (?) accompagnato dal Parroco Don Francesco Schiraldi e dal Cerimoniere Martinelli si reca nei vari posti in Chiesa a prendere possesso effettivo del suo nuovo Ministero.
Dopo tale suggestiva cerimonia che tiene molto viva la curiosità del pubblico S. Ecc. Potenza pronuncia un dottissimo e bellissimo discorso di occasione mettendo prima in risalto i grandi doveri che incombono sulla persona del Parroco e spiegando ai fedeli il significato della Parrocchia e quali siano gli obblighi ed i doveri di ogni parrocchiano.
Egli dice che innanzitutto sono stati così attenti i disegni della Divina Provvidenza, e che tutto (?) ha concorso a piegare la sua volontà di Vescovo ad attuare i disegni di Dio, specialmente la Confraternita del Carmine, che con i suoi motivati e caldeggiati voti e con i suoi atti di obbedienza e di sottomissione, e di illimitato ossequi, è riuscita ad affrontare il corso degli eventi.
Dinanzi ad un sermone così meravigliosamente bello e così infinitamente avvincente il pubblico è rimasto (?) soddisfatto, che certamente porterà impresso per molti anni nella mente il più felice ricordo.
Al termine del discorso viene subito celebrata dal nuovo Parroco una Messa solenne, che tiene avvinto il pubblico per un’altra ora circa.
Alla fine della lettura del Vangelo il nuovo Parroco con parole elette e con una voce commossa, (?) un altro bel discorso, che è un insieme di ringraziamento alla Divina Provvidenza ed un atto di sottomissione infinita alla volontà dell’Altissimo. Spiega anch’egli quali sono e saranno i suoi tremendi doveri ed implora da Dio la forza e la grazia di farglieli mettere in pratica.
Assistono alla solenne funzione le più spiccate personalità del paese, fra cui l’illustrissimo Ammiraglio Sansonetti Luigi, tutte le autorità civili e militari, il Podestà Dr. Buttiglione Luigi, il primo Procuratore delle imposte Dr. De Luca, il Procuratore del Registro Sig. (?) Giovanni, numerosi professionisti, quasi tutti i Confratelli e le Consorelle del Carmine, il Priore Cav. Uff. Avv. D’Aprile Sebastiano, il 1° Assistente Sig. Putino Giuseppe, il 2° Assistente Sig. Nigro Domenico ed il Cassiere Maggiore Sig. Simonetti Vito.
Di quanto sopra si è redatto il presente verbale perché resti a (?) ed a ricordo nei Tempi.